Sono passati 28 anni dall’esplosione che uccise il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta in via D’Amelio, a Palermo; oggi ricordiamo un uomo, un magistrato che ha fatto della lotta alla mafia una missione di vita.
Onorare il suo impegno e quello di tutti coloro che ogni giorno combattono contro la criminalità organizzata serve a far sì che il loro sacrificio non sia mai dimenticato e che rappresenti un monito per le nuove generazioni.
Le mafie sono cambiate, ma non per questo sono meno pericolose.
L’esempio di Borsellino possa essere sempre un faro per tutti noi.
